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L’arco e il tuo cliente ideale

Quando si parla di cliente ideale esiste una spaccatura tra il pensiero del consulente aziendale e ciò in cui credono i titolari delle aziende.

I primi insistono sull’importanza di avere in mente un cliente specifico cui mirare: ovunque trovi articoli che ti spiegano come sia più profittevole dirigere tutti i tuoi sforzi, soprattutto in campo pubblicitario, verso un target ben identificato

La maggior parte degli imprenditori ha la profonda convinzione che mirare a un solo obiettivo significhi limitare le proprie possibilità di portare a casa del fatturato, e così senti tanti annunciarsi come “esperto a 360°”.

Un gruppo mastermind può essere creato anche intorno a una tipologia di cliente che viene servito da tutti i partecipanti e diventa efficace solo se si sa dove mirare tutti insieme. Una delle forze del gruppo è che c’è normalmente qualcuno che è già passato attraverso questa fase e ha imparato, a sue spese, quanto sia importante conoscere esattamente chi si vuole intercettare e può condividere la sua esperienza con tutti gli altri.

Uno dei problemi che affliggono il mondo imprenditoriale italiano è una bassa crescita delle aziende e questo causa una bassa competitività. So che sembra una contraddizione eppure se i tuoi concorrenti sono tutti più o meno al tuo livello finisci a fare una guerra dei prezzi, se investi e innalzi la qualità della tua azienda, allora puoi pescare in un mare con meno pescatori. Huawei, fin dalla sua creazione avvenuta con un capitale di $ 3.000 (sì tremila dollari!) ha sempre investito il 15% dei suoi profitti in innovazione e questo l’ha portata ad essere il colosso che conosciamo. Sono poche le PMI italiane virtuose che fanno dell’innovazione un fiore all’occhiello. 

Un gruppo mastermind è il luogo in cui confrontarsi anche su un tema così impattante: puoi condividere idee, apprendere dall’esperienza di altri, magari dividere i costi di una ricerca e tutto questo è possibile solo se andate nella stessa direzione, se mirate allo stesso mercato, se avete ben chiaro com’è fatto il vostro cliente, quali sono le sue abitudini d’acquisto, le sue necessità, i problemi che ha difficoltà a risolvere.

Come sempre ci sono due facce della stessa medaglia, in ogni situazione. C’è una storiella famosa su due venditori di scarpe che vengono mandati in Africa per sondare il mercato. Il primo telegrafa all’azienda e dice: “Riportatemi a casa! Qui nessuno porta le scarpe!”, il secondo: “Mandatemi tanti prodotti! Qui è una pacchia, nessuno porta le scarpe!”. Facendo una ricerca web per capire se esistesse un fondamento storico, un filo mi ha portato a leggere questo bell’articolo sulla Bata (nata Bat’a) che ti invito ad approfondire perché dimostra come in condizioni di mercato difficile quello che conta è la tua risposta.

Puoi scegliere se cercare quella risposta da solo oppure puoi sederti a un tavolo di pari e trovare una soluzione insieme, facendoti ispirare dalle esperienze altrui, condividendo la tua storia e le tue conoscenze.

Immagina di ricevere un arco speciale: un potente strumento, talmente al di sopra delle tue capacità che ti è impossibile tenderlo. Ora pensa alla forza del tuo gruppo mastermind e di come insieme diventi semplice tendere quell’arco fino a poter scoccare la freccia, uno sforzo immenso che ha valore solo se conosci esattamente il punto a cui mirare: il tuo cliente ideale.

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