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Cambiare o non cambiare? Questa è la domanda!

Se hai il dubbio di quanto sia importante cambiare alcuni aspetti della tua professione o della tua azienda, ti invito a seguire questa riflessione con me.

Prendi un foglio, dividilo in due parti con una linea verticale e in alto a sinistra scrivi pro, in alto a destra scrivi contro. Qui di seguito ti suggerirò delle riflessioni e tu mi farai una croce o scriverai la frase nella colonna cui, secondo te, appartiene. Pronto?

  1. Le innovazioni tecnologiche vengono immesse sul mercato con una velocità sempre maggiore. (Questa affermazione spinge al cambiamento? Colonna pro. Spinge a continuare come fai? Colonna contro.)

  2. Il pesce veloce mangia il pesce lento.

  3. Abbiamo sempre fatto così e questo ci ha portato ad essere leader di mercato.

  4. Esistono lavori che 10 anni fa non esistevano.

Ognuna di queste frasi può essere vista da entrambi i punti, puoi aggiungere tutte le riflessioni che vuoi per approfondire il tema.

La vera questione è che, indipendentemente da ciò che vedi tu, quello che conta è il mondo fuori dalla tua azienda, contano i tuoi clienti perché sono loro che devono sceglierti. Hai due tipi di clienti indispensabili: i clienti interni, coloro che saliranno sulla tua nave e decideranno di viaggiare con te, giovani nati in un altro mondo, per i quali internet, app, smartphone NON sono innovazioni, sono la realtà quotidiana. Persone che quando sentono il fischio del modem che ti fa sorridere ricordando che sei stato uno dei primi a possederlo, pensano sia un allarme di qualcosa… persone che hanno compreso che più del prodotto, questa è l’era del processo: se impari il metodo giusto puoi creare quasi ogni cosa. Persone che ragionano in ottica exit (ho un ‘idea, creo una start up, cerco investitori, sviluppo, vendo e faccio i soldi, eventualmente ricomincio) contro voglio che la mia azienda, così com’è, duri per sempre.

I clienti esterni probabilmente li conosci bene, dico probabilmente perché la mia esperienza mi fa incontrare imprenditori che, in realtà, sanno poco di come sia veramente il loro cliente. In ogni caso sono là fuori, circondati dai tuoi concorrenti, sedotti da molte sirene che sussurrano loro messaggi incantatori e tu devi far sì che vogliano restarti fedeli, vogliano scegliere te.

Se hai segnato più X nella colonna contro, ho una bella e una brutta notizia da darti. Iniziamo dalla brutta: il cambiamento è inevitabile.

E ora quella bella: il cambiamento è inevitabile e tu puoi iniziare ora. In un’azienda, in uno studio professionale, nel tuo lavoro sei tu che puoi fare il primo passo, cercare le informazioni, studiare il mercato e le innovazioni, contagiare la tua squadra e spiegare la nuova rotta. Dico puoi perché anche se credo fermamente che sia inevitabile, tu puoi scegliere di continuare a fare ciò che hai sempre fatto nel modo in cui lo hai sempre fatto.

Sii consapevole che anche lo status quo, l’immobilità, è una scelta e che ogni tua decisione produrrà un risultato, devi essere pronto a prenderti la responsabilità delle tue azioni.

Vivi in un mondo in cui l’accesso all’informazione è semplificato e puoi vedere cosa succede, acquisire i dati che ti servono, quelli indispensabili per compiere una scelta consapevole.

Io credo profondamente che il cambiamento sia inevitabile e questo vuol dire un po’ adattarsi a cosa succede nel mondo, un po’ sgomitare per far capire, a un pezzo di mondo, il nostro valore.

Ricorda: il cambiamento è al tuo servizio!

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