Ci sono alcune risposte possibili a questa domanda.
Sì, senza se e senza ma.
Sì, ma…
Se hai risposto 1, sono molto felice per te. Chiudi l’articolo e torna a lavorare, la tua sarà una nuova bella giornata.
Se invece hai scelto una delle due altre opzioni allora bisogna capire il perché.
Perché hai deciso di fare il lavoro che fai?
Questa è l’unica domanda da cui partire e trovare la risposta è difficile. Si cerca sempre di razionalizzare e al quesito si risponde: per studi, per opportunità, era l’azienda di famiglia, qualcuno se lo aspettava, l’ho desiderato fortemente e il ma dipende solo dal mercato.
Scoprire la connessione emotiva con il tuo lavoro è uno scavare nella memoria delle emozioni per andare a identificare quel primo momento in cui ti si è accesa la scintilla e ripercorrere la tua vita fino a trovare il tuo punto di svolta.
Capirlo cambierà il modo in cui tu vivi ogni giornata, sarà decisivo per comprendere qual è il cliente giusto da attrarre, ti aiuterà a costruire una squadra di collaboratori che desiderano ciò che desideri: servire il cliente in quel modo che ti rende speciale per lui.
Tutto questo partendo da una difficile domanda.
E tu, sei pronto a rispondere?
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